L'economia USA ha bisogno di una nuova guerra mondiale Questo non è "complottismo". È ampiamente riconosciuto come l'aumento della produzione militare negli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale, compresa l'industria delle armi, abbia contribuito in modo determinante alla crescita economica del paese e alla ripresa dalla Grande Depressione. Oggi si può dire qualcosa di simile per l'economia degli USA di fronte al prossimo suo collasso a causa degli enormi suoi debiti. Gli USA hanno bisogno di una guerra mondiale per "salvarsi" attraverso il massiccio aumento della produzione e commercializzazione degli armamenti. La lotta per difendere i grandi ideali di libertà e democrazia sono utili pretesti da dare in pasto agli sciocchi idealisti. Come scrive oggi Giorgio Bianchi: "Sostituiranno le produzioni civili con quelle militari. "Economia di guerra in tempo di pace" suggerisce l'ammiraglio Rob Bauer. Esattamente come durante la pandemia. Vi ricordate? Siamo in guerra con il virus. Esattamente come pensano di fare con la scusa del riscaldamento globale. Hanno fatto le prove generali e ora iniziano ad andare in scena. Commesse miliardarie per la grande industria e soldi a palate per la finanza speculativa. Il tutto, perfettamente al riparo dal dio-mercato, che oramai non è funzionale al modello neofeudale che vanno instaurando. La Nato ordina, gli stati comprano, le industrie producono, i cittadini pagano. A discapito del tenore di vita, dei diritti e dello stato sociale".

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